Glossario
A
Accordi volontari
"Accordi tra le industrie e le pubbliche autorità, aventi come scopo il raggiungimento di obiettivi ambientali.
Essi possono essere giuridicamente vincolanti per le parti, ma possono anche avere forma di impegni unilaterali
da parte delle industrie, riconosciute dalle pubbliche autorità" (Raccomandazione della Commissione UE 1996)
Queste convenzioni costituiscono un utile strumento per la realizzazione, tramite atti negoziali, di
collaborazione tra imprese o settori produttivi e pubblica amministrazione che mirano al miglioramento
delle performance ambientali al di là del mero rispetto alla normativa vigente.
Agenda 21
Documento licenziato alla conferenza delle Nazioni Unite sull'Ambiente e lo sviluppo "Earth Summit" a Rio De Janeiro nel 1992, contenente un programma di azione politico-programmatico in campo ambientale. L'agenda 21 ovvero le "cose da fare per il 21° secolo" sintetizza le azioni specifiche e le strategie che i 180 paesi firmatari si sono impegnati ad attuare per favorire lo sviluppo sostenibile
Agenzia Europea per l'Ambiente (AEA)
Agenzia europea dell'ambiente, con sede a Copenaghen, è l'organismo europeo che ha lo scopo di promuovere lo sviluppo sostenibile e contribuire al miglioramento sostanziale e misurabile dell'ambiente in Europa mediante la distribuzione di informazioni puntuali, mirate, pertinenti ed affidabili ai responsabili decisionali ed al pubblico. L'AEA è responsabile per lo sviluppo e il coordinamento della rete europea di informazione ed osservazione ambientale (Eionet) Una delle
Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
È il provvedimento che autorizza l'esercizio di un impianto o di parte di esso a condizione che:
a) siano prese le opportune misure di prevenzione dell'inquinamento, applicando in particolare le migliori tecniche disponibili;
b) non si verifichino fenomeni di inquinamento significativi;
c) sia evitata la produzione di rifiuti, a norma del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22, e successive modificazioni; in caso contrario i rifiuti sono recuperati ma ove cio' sia tecnicamente ed economicamente impossibile, sono eliminati evitandone e riducendone l'impatto sull'ambiente, a norma del medesimo decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22;
d) l'energia sia utilizzata in modo efficace;
e) siano prese le misure necessarie per prevenire gli incidenti e limitarne le conseguenze;
f) sia evitato qualsiasi rischio di inquinamento al momento della cessazione definitiva delle attivita' e il sito stesso sia ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale. (Dlgs 2005, n.59 )
APAT
Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT) svolge i compiti e le attività tecnico-scientifiche di interesse nazionale per la protezione dell'ambiente, la tutela delle risorse idriche e la difesa del suolo, e nasce dalla fusione tra l'Agenzia nazionale per la Protezione dell'Ambiente (ANPA) ed il Dipartimento per i Servizi tecnici nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E' responsabile del coordinamento generale del Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINA) per la raccolta, elaborazione e diffusione di dati e informazioni ambientali in sinergia con i sistemi informativi ambientali di Regioni e Province autonome ed altri sistemi informativi regionali, nazionali ed europei (SINAnet).
B
Biodiversità
Dall'inglese "biodiversity" tale termine può essere tradotto "varietà della vita" e sta ad indicare una misura della varietà del mondo vivente, è comunemente usato per descrivere il numero, la varietà e la variabilità delle specie animali e vegetali del pianeta. La biodiversità è intesa non solo come il risultato dei processi evolutivi ma anche come varietà di geni, specie ed ecosistemi, corrispondenti a tre livelli di organizzazione biologica fondamentali, connessi gerarchicamente ma profondamente intrecciati.
Biosfera
Indica l'involucro esterno alla superficie terrestre, costituito da aria, acqua, suolo e sottosuolo (per la profondità di poche decine di metri) in cui si verificano le condizioni atte a favorire la vita animale e vegetale. Per estensione definisce l'insieme degli organismi viventi
C
Capacità di carico
La capacità di carico riferita ad un ecosistema rappresenta la popolazione massima di una data specie vivente che un determinato ecosistema può sostenere in maniera stabile senza comprometterne in modo irreversibile la produttività.
Contabilità ambientale
La contabilità ambientale è un metodo per "mettere la natura nel conto" ovvero per identificare,
quantificare, organizzare, gestire e comunicare gli impatti ambientali delle attività umane.
I sistemi di contabilità ambientale possono riguardare un territorio, una risorsa naturale o un'attività,
esistono quindi diverse metodologie di contabilità ambientale, che vanno scelte in base agli obiettivi di
chi deve farne uso, al sistema che devono descrivere e alla scala geografica di riferimento.
In particolare una delle metodologie più accreditate è rappresentata dal metodo CLEAR messo a punto attraverso
un lavoro coordinato di 18 partner con la Regione Emilia Romagna e l'associazione internazionale Les Eco Maires
nell'ambito di un progetto LIFE Ambiente
D
D.P.S.I.R
Lo schema DPSIR (Determinanti – Pressioni – Stato – Impatti - Risposte) è uno dei più
accreditati metodi per descrivere le relazione tra società, economia e ambiente
Sviluppato dall' Agenzia Europea dell'Ambiente. Analizza la catena di relazioni a partire
dall'identificazione delle forze motrici ("Driving Forces": settore economico, attività umane)
e dei carichi ("Pressures": emissioni, rifiuti, ecc) fino a definire lo stato in cui si
trovano le componenti di un determinato territorio ("States": stato fisico, chimico,
biologico, ecc.) e gli impatti che si determinano ("Impacts": su ecosistemi, salute
umana, ecc.), infine, le possibili risposte strategiche ("Responses": economiche,
istituzionali, ecc.).Questo approccio permette l'analisi sistemica della sostenibilità,
la scoperta di tendenze di lungo periodo e lo sviluppo di scenari.
E
Ecolabel Europeo
L'Ecolabel è il marchio di qualità ecologica europeo che contraddistingue prodotti e servizi a minor impatto ambientale. Scopo del marchio è quello di segnalare ai consumatori i prodotti o i servizi che sono caratterizzati da un minor impatto ambientale rispetto agli altri in quanto soddisfano specifici e stringenti criteri ecologici definiti a livello europeo.
Ecosistema
L'ecosistema è l'unità funzionale in ecologia e rappresenta il complesso delle relazioni (chimiche e fisiche) tra tutti gli organismi viventi (animali e vegetali) e l'ambiente in cui sono inserite. Il concetto di ecosistema come "luogo" in cui gli organismi interagiscono attraverso flussi di materia ed energia è stato allargato alla "ecologia umana"; per estensione si parla di "ecosistema urbano".
Ecosistema Urbano
La città é un ambiente costruito dall'uomo: per funzionare richiede continui flussi
di materia e di energia dal territorio che la circonda. Può essere pertanto assimilata
ad un Ecosistema cioè all'insieme di popolazioni vegetali e animali e delle relazioni che
queste hanno fra loro e con le componenti fisico-energetiche dell'ambiente in cui vivono.
Nell'ecosistema urbano questi flussi sono costituiti in entrata da cibo, carburanti, energia, materiali,
merci e in uscita da rifiuti ed emissione di sostanze inquinanti
EMAS
EMAS (REG.CEE 1836/1993 modificato da REG.CEE 761/2001)- sistema comunitario di Ecogestione e Audit (Eco-Management and Audit Scheme) al quale possono aderire volontariamente organizzazioni, pubbliche o private, per la razionalizzazione e riorganizzazione delle stesse perseguendo il miglioramento dell'efficienza ambientale e la riduzione di impatti e sprechi generati. Per ottenere la registrazione EMAS occorre il pieno rispetto della normativa ambientale di interesse, il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, l'implementazione di un sistema di gestione ambientale (SGA) secondo gli standard della norma internazionale ISO 14001 e l'impegno alla trasparenza attraverso la comunicazione esterna (la cosiddetta dichiarazione ambientale).
Emissione
Qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell'atmosfera, proveniente da un impianto o da qualsiasi altra fonte, che possa produrre inquinamento atmosferico (. DPR 203/1988)"
Lo scarico diretto o indiretto, da fonti puntiformi o diffuse dell'impianto, di sostanze, vibrazioni, calore o rumore nell'aria, nell'acqua ovvero nel suolo. (Dlgs 2005, n.59, art.2 lettera f )
ENEA
L'ENEA, Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, è un ente pubblico che opera nei settori dell'energia, dell'ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile del Paese. L'Enea svolge anche funzioni di garanzia per le pubbliche amministrazioni mediante prestazione di servizi avanzati nei settori dell'energia, dell'ambiente e dell'innovazione tecnologica.
F
Fonti di Energia rinnovabile
"Fonti energetiche rinnovabili o fonti rinnovabili: le fonti energetiche rinnovabili non fossili (eolica, solare, geotermica, del moto ondoso, maremotrice, idraulica, biomasse, gas di discarica, gas residuati dai processi di depurazione e biogas). In particolare, per biomasse si intende: la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani" (art.2 par.a D.lgs 29 dicembre 2003, n. 387 in attuazione della DIR. 2001/77/Ce )
G H
Green Pubblic Procurement (GPP)
Il Green Pubblic Procurement (GPP), in italiano APE(Acquisti Pubblici Ecologici), consiste nell'introdurre criteri di ecocompatibilità sia negli acquisti pubblici sia nella selezione dei fornitori di beni e servizi. Considerazioni di tipo ambientale devono accompagnare tutte le fasi di un acquisto per ridurne gli impatti sulla salute umana e sull'ambiente. Le forniture sostenibili sono altresì chiamate eco-forniture, acquisti verdi, acquisti ecocompatibili… e sono uno strumento di sostenibilità promosso sia dalla politica della comunità europea nel VI programma di azione e successivamente con la DIR 2004/18/CE del 31 Marzo 2004 che dagli indirizzi internazionali. Nel 2002 il Summit Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile di Johannesburg affidò alle amministrazioni pubbliche il compito di "promuovere politiche di fornitura pubblica che incoraggino lo sviluppo e la diffusione di beni e servizi ambientalmente compatibili" (Piano di Azione, par.18).
( v anche Arpa Rivista n°6 anno VIII 2005)
I J
Impatto ambientale
"L'insieme degli effetti rilevanti, diretti e indiretti, a breve e a lungo termine, permanenti temporanei, singoli e cumulativi, positivi e negativi, che progetti, pubblici o privati, hanno sull'ambiente inteso come insieme complesso di sistemi naturali ed umani." (Art.2 lettera a L.R.9 del 18 maggio 1999 mod. L.R. 35 del 16 novembre 2000)
Impronta Ecologica
L'Impronta ecologica (Wackernagel e Rees -1996) rappresenta "...l'area totale di ecosistemi,
terrestri e acquatici, richiesta per produrre le risorse (materia ed energia) che una determinata
popolazione campione (individuo, città, regione, nazione …) consuma e per assimilarne i rifiuti
prodotti". Indicatore "aggregato", sponsorizzato a livello europeo dalla UE, che ha il
merito di concretizzare il concetto di sostenibilità in termini semplici. I suoi risultati sono
una stima per difetto della reale appropriazione di spazio produttivo e quindi costituiscono un momento
di revisione critica e consapevole per ripensare agli attuali stili di vita
Indicatore ambientale
Un indicatore ambientale è un strumento sintetico relativo ad un parametro o ad
una specie (chimici, fisici o biologici) in stretta relazione con un fenomeno ambientale
che rappresenta in modo significativo permettendone la valutazione nel tempo.
La scelta e l'uso di un particolare indicatore sono strettamente collegati allo
scopo che si vuole raggiungere. L'OCSE individua due principali finalità:
- ridurre il numero di misurazioni e di parametri che normalmente sono richiesti
per fornire un quadro "esatto" della situazione indagata;
- semplificare il processo di comunicazione attraverso cui i risultati delle indagini
vengono forniti all'utilizzatore e divulgati.
Inquinamento ambientale
L'introduzione diretta o indiretta, a seguito di attivita' umana, di sostanze,
vibrazioni, calore o rumore nell'aria, nell'acqua o nel suolo, che potrebbero nuocere
alla salute umana o alla qualita' dell'ambiente, causare il deterioramento di beni materiali,
oppure danni o perturbazioni a valori ricreativi dell'ambiente o ad altri suoi legittimi usi. (Dlgs 2005, n.59 lettera b)
IPPC
IPPC acronimo di "Integrated Pollution Prevention and Control" riguarda la prevenzione
e riduzione integrate dell'inquinamento come definito nel 1996 dalla Direttiva 96/61/CE
(Direttiva IPPC). La Direttiva IPPC recepita dalla normativa Italiana (D.Lgs 4 agosto 1999 n°372,
DM 23 novembre 2001, D.Lgs 18 febbraio 2005, n.59) ha come scopo quello di minimizzare
l'inquinamento causato dalle varie sorgenti situate in tutta la UE, richiedendo per tutti i
tipi di impianti elencati nell'Allegato 1 della Direttiva la necessità di ottenere autorizzazioni
integrate dalle autorità dei vari paesi, in assenza delle quali non potranno operare. Il concetto
di autorizzazione integrata implica che le autorizzazioni devono tenere in conto l'insieme
delle prestazioni ambientali degli impianti, ovvero le emissioni nell'aria, gli impatti sulle
acque, sul suolo, la produzione di rifiuti, l'impiego di materie prime, l'efficienza energetica,
il rumore, la prevenzione degli incidenti, la gestione dei rischi, ecc..
Le autorizzazioni dovranno essere basati sul concetto delle Best Available Techniques (BAT)
in italiano MTD definite nell'articolo 2 della del D.Lgs.372/99.
K L M
MTD
MTD sono le Migliori Tecniche Disponibili: la piu' efficiente e avanzata fase di sviluppo di attività
e relativi metodi di esercizio indicanti l'idoneità pratica di determinate tecniche a costituire,
in linea di massima, la base dei valori limite di emissione intesi ad evitare oppure, ove ciò si
riveli impossibile, a ridurre in modo generale le emissioni e l'impatto sull'ambiente nel suo
complesso. Nel determinare le migliori tecniche disponibili.
Si intende per:
1) tecniche: sia le tecniche impiegate sia le modalita' di progettazione,
costruzione, manutenzione, esercizio e chiusura dell'impianto;
2) disponibili: le tecniche sviluppate su una scala che ne consenta l'applicazione in condizioni economicamente e tecnicamente valide nell'ambito del pertinente comparto industriale, prendendo in considerazione i costi e i vantaggi,indipendentemente dal fatto che siano o meno applicate o prodotte in ambito nazionale, purché il gestore possa avervi accesso a condizioni ragionevoli;
3) migliori: le tecniche piu' efficaci per ottenere un elevato livello di protezione dell'ambiente nel suo complesso; (Dlgs 2005, n.59 lettera b)
N O
Norma di qualità ambientale
La serie di requisiti, inclusi gli obiettivi di qualità, che sussistono in un dato momento in un determinato ambiente o in una specifica parte di esso, come stabilito nella normativa vigente in materia ambientale; (Dlgs 2005, n.59 lettera h)
OCSE
L'Organizzazione europea per la cooperazione economica (OECE) nasce dopo la Seconda
Guerra mondiale per attuare il Piano Marshall e diventa nel 1961 l'Organizzazione per
la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) a vocazione transatlantica e successivamente
mondiale Comprende oggi 30 paesi membri. Compito dell'OCSE è quello di promuovere politiche volte a:
- realizzare la massima espansione possibile dell'economia e dell'occupazione e un miglioramento del tenore di vita nei Paesi membri, mantenendo la stabilità finanziaria, contribuendo così allo sviluppo dell'economia mondiale;
- contribuire ad una sana espansione economica nei Paesi membri e non membri, in via di sviluppo economico;
- contribuire all'espansione del commercio mondiale su una base multilaterale e non discriminatoria conformemente agli obblighi internazionali.
P
Protocollo di Kyoto
Accordo internazionale sull'ambiente, negoziato da oltre 160 paesi nel corso della Convenzione Quadro sui Cambiamenti climatici ((UNFCCC) ed il riscaldamento globale tenutasi in Giappone nel 1997. Nel Protocollo sono indicati, per i Paesi firmatari, impegni di riduzione e di limitazione quantificata delle emissioni di gas serra (anidride carbonica, ed altri cinque gas serra). In particolare le parti dovranno, individualmente o congiuntamente, assicurare che le emissioni inquinanti siano ridotte di almeno il 5,2 % rispetto ai livelli del 1990 nell'arco temporale 2008-2012. Per il raggiungimento di questi obiettivi, i Paesi possono servirsi di diversi strumenti che intervengono sui livelli di emissioni di gas a livello locale-nazionale oppure transnazionale come lo scambio (acquisto e vendita) di quote di emissione di questi gas. Per entrare in vigore occorre la ratifica di almeno 55 nazioni responsabili di almeno il 55% delle emissioni di biossido di carbonio (condizione raggiunta ad ottobre 2004 con la ratifica da parte della Russia). L'obiettivo di riduzione dei gas serra indicato nel suddetto Protocollo per l'Italia è fissato ad una percentuale dell'8% (ovvero la stessa percentuale indicata per tutti i Paesi appartenenti all'Unione Europea). In sede comunitaria, nel Giugno 1998, sono state stabilite le percentuali di riduzione a carico dei diversi Paesi. Per l'Italia, è stata fissata una percentuale del 6.5% .
Q R
Rapporto sullo stato dell'ambiente
Rappresentazione della situazione ambientale e della sua evoluzione nel tempo, ottenuta dalla raccolta, organizzazione e interpretazione di dati ambientali disponibili a livello comunale, regionale ma anche presso ARPA e i soggetti locali indicati dalle Amministrazioni comunali. Oltre a descrivere la qualità dell'ambiente considerato riporta i fattori che lo influenzano, le tipologie e le entità delle pressioni cui è sottoposto nonchè l'efficacia degli interventi attuati. Finalità di un Rapporto sullo Stato dell'Ambiente è quella di supportare il decisore politico ed i cittadini nell'organizzare ed impostare informazioni ambientali utili a facilitare la partecipazione al processo decisionale di tutte le componenti della società civile.
RECS
I certificati RECS (Renewable Energy Certificate System) sono titoli che attestano la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile per una quota minima pari a 1MWh, e favoriscono la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile dagli impianti che altrimenti non avrebbero le condizioni economiche per continuare a produrre energia "verde". Il progetto RECS è nato in ambito europeo per favorire lo sviluppo, sulla base di una certificazione standard, di un mercato volontario e internazionale di Green Certificate. Attualmente il sistema RECS coinvolge più di 90 membri tra produttori, traders e società di certificazione del settore elettrico distribuiti in 17 paesi.
S
Sviluppo sostenibile
La prima e più generica definizione di "Sostenibilità" e "Sviluppo Sostenibile" contenuta
nel Rapporto del 1987 "Our Common Future" della Commissione Mondiale per l'Ambiente e lo
Sviluppo ( WCED) più nota come Commissione Bruntland dal nome della sua presidentessa è:
lo sviluppo che "garantisce i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità
che le generazioni future riescano a soddisfare i propri".
Questo modello di sviluppo si propone come compatibile con le esigenze di tutela e salvaguardia
delle risorse e del capitale dell'umanità perseguendo il raggiungimento di una migliore qualità
della vita, la diffusione di una prosperità crescente ed una più equa accessibilità alle risorse.
Il V e VI Programma d'Azione della Comunità Europea individuano nello "Sviluppo Sostenibile" il modello
da perseguire come obiettivo strategico delle politiche economiche, ambientali e sociali su scala globale e locale.
La regione Emilia Romagna, facendo proprio il principio di integrazione, nel programma di azione 2001-2003,
"Un Futuro Sostenibile", esplicita un piano per perseguire "uno sviluppo che assuma l'alta
qualità ambientale, sociale ed economica come valori in sé e come condizione da perseguire e mantenere".
U V W
Valutazione di impatto ambientale (VIA)
E' una procedura tecnico-amministrativa per la valutazione sistematica degli effetti prodotti
dalle opere di un progetto (pubblico o privato) sull'ambiente, inteso come sistema complesso di
risorse naturali e umane, nonché delle reciproche interazioni, al fine di raggiungere un elevato
grado di protezione ambientale.
Strumento di buona gestione amministrativa, assicura e promuove processi di informazione e
consultazione preventiva tra proponenti, pubbliche amministrazioni e cittadini. Razionalizza
il processo decisionale e porta ad una riduzione dei tempi.
Valutazione ambientale strategica (VAS)
La valutazione ambientale strategica è lo strumento proposto a livello europeo per integrare
considerazioni ambientali nei processi di elaborazione ed adozione di piani e programmi Processo
sistematico di valutazione delle conseguenze sul piano ambientale delle azioni proposte (politiche,
piani o iniziative sia nell'ambito di programmi nazionali che regionali e locali) in modo tale che
queste siano incluse e affrontate, alla pari delle considerazioni di ordine economico e sociale,
fin dalle prime fasi (strategiche) del processo decisionale.
In altre parole, la Valutazione Ambientale Strategica non è altro che la verifica della coerenza
delle proposte programmatiche e pianificatorie con gli obiettivi di sostenibilità, a differenza
della VIA che si applica a singoli progetti di opere.
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